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COLLEGA DI LAVORO (3)


di COPPIACONLEICURIOSA
13.05.2024    |    4.295    |    3 9.9
"Franco tra una leccata e un mettermi le dita dentro mi dice quanto sono bella e che fighetta stretta e profumata e che ha una gran voglia di scoparmi, io gli..."
Nelle ore successive Luca non torna più sull’argomento, nel frattempo le figlie erano rientrate a casa e dopo pochi dialoghi sul come avessero trascorso la giornata decidiamo di andare tutti e quattro a dormire.
A letto Luca mi abbraccia da dietro e mi sussurra, da domani riceverai messaggi da parte mia su come comportarti con Franco e così dicendo mi fa sentire il suo membro turgido tra le mie gambe, ed incalza, sai mi eccita molto questa situazione, potrò governare il tuo essere puttana, ma lo farai a comando, soddisfando i miei tempi e le mie fantasie e non le tue e questo so che ti darà molto fastidio. Aveva ragione, adoro esser puttana, ma è una condizione che decido io, quando voglio io e con chi voglio io.
La sua mano nel frattempo si era fatta spazio tra il mio perizoma e due dita si erano già infilate nella mia patatina stranamente assopita. Era stata una giornata molto intensa in effetti per lei.
Luca però non demorde e con calma mi porta ad eccitarmi, ha voglia di godere lo sento, mi prende la mano e mi fa toccare il suo sesso duro e largo.
Continuiamo così per qualche minuto fino a che spostando la mia mano dal suo uccello me lo punta dentro le grandi labbra ordinandomi di muovermi e di farlo godere. Ha solo voglia di godere, da stasera, mi dice, ti tratterò da puttana, quindi muoviti e fammi sborrare velocemente. Eseguo senza dire nulla, ha ragione e devo tenerlo tranquillo, inizio a muovermi come piace a lui, ondeggiando e facendogli uscire ed entrare la cappella dalle mie grandi labbra, fino a che sento che sta per godere, ed invece che scostarmi, vista la giornata com’era andata, faccio un affondo e rimango a prendermelo tutto fino all’ultima goccia.
Mentre assaporo il seme caldo dentro di me penso che domattina dovrò andare in farmacia a prendermi la pillola prima di rischiare di rimanere di nuovo incinta.
Questo pensiero viene interrotto bruscamente perché Luca mi porta immediatamente nella realtà urlandomi puttana sei solo una puttana ed uscendo dal mio corpo mi tira due schiaffoni sul culo come aveva già fatto qualche ora prima.
Senza dirmi null’altro si gira dal suo lato, maneggia per qualche minuto il cellulare e si addormenta.
Viceversa io faccio fatica a dormire, non sono serena, cosa avrà in mente Luca, di certo dovrò assecondarlo e dovrò anche parlare con Franco e raccontargli tutto, dovrò dirgli che Luca sa tutto, non sarà felice nemmeno lui di questa realtà.
Mi addormento tardissimo tanto che Luca per svegliarmi mi sculaccia più volte dicendomi puttana non la senti la sveglia? È ora, dai che tra poco vedi Franco. Mi sento umiliata.
Arrivo in ufficio, sono agitata, stanca e nervosa, non ho molta voglia di vedere Franco, sono frastornata.
Entro in ufficio, lui non è ancora arrivato, mi giro e arriva un messaggio da parte di Luca dove c’è scritto non dire a Franco che io sono conoscenza della situazione.
Meglio, mi sento più sollevata, nel frattempo arriva Franco e con un sorriso smagliante mi dice, stamattina andiamo da quel cliente a Colico e poi andiamo a farci un giro vicino al lago va bene?
Lo guardo negli occhi e gli dico che era una buona idea, ed aggiungo però Franco niente prosecco ci siamo capiti vero?
Lui sorride e mi dà una carezza sul viso.
Arriva una collega e ci chiede se andiamo a prendere un caffè, nel mentre arriva un messaggio di Luca che dice oggi dopo pranzo voglio che registri un tuo orgasmo mentre Franco ti masturba con la lingua. Rimango allibita, lo sa che non mi piace farmela leccare, che stronzo!!!
Passiamo dal cliente, andiamo a pranzo vicino al lago e come promesso prendiamo la macchina e mi porta sulle rive del lago. Il posto è desolato, non c’è nessuno, Franco mi si avvicina e cerca di baciarmi, mi scosto e gli dico Franco oggi però niente penetrazione, e così facendo mi tolgo i jeans, levo il perizoma, e allargo le gambe, lui inizia a toccarmela con le dita, mi piace è delicato, continua così per alcuni momenti poi gli prendo la testa e la porto su di lei, e gli dico adesso mi devi far godere con la lingua. Lo vedo un po’ stranito, sarà stato il tono perentorio, ma non potevo deludere Luca. Mentre lui scende con il viso io cerco freneticamente il cellulare e avvio la modalità video, lo metto vicino a me, non credo si vedrà nulla ma si sentirà benissimo tutto quanto diremo.
Cerco di concentrarmi sul piacere ma non è facile sapendo che Luca sentirà tutto, e poi chissà cosa dirà Franco, che situazione assurda in cui mi trovo.
Franco tra una leccata e un mettermi le dita dentro mi dice quanto sono bella e che fighetta stretta e profumata e che ha una gran voglia di scoparmi, io gli ricordo che per oggi l’ingresso è vietato, e gli ordino di continuare a leccarmela. Devo godere, devo far sentire a Luca quanto mi piace farmela leccare da Franco. Non ce la faccio, non riuscirò mai a godere. Allora stringo le gambe attorno al collo di Franco e gli dico siiiii Franco dai che godo…e lui cercando di allargarmele stantuffandomi le dita mi porta ad un piccolo piacere che cerco di mascherare in un grande orgasmo, urlando quelle frasi che tanto eccitano Luca quando godo.
Mi ricompongo, prendo il cellulare e lo spengo.
Franco si alza e portandosi su di me dice però adesso voglio godere anch’io e così facendo si slaccia i pantaloni e me lo mette in mano, mi abbasso e glielo lecco un po’, lo inumidisco e poi lo riprendo in mano e passo con l’altra mano sulle palle e vicino al buchino, e mentre lo sfioro sento che si inarca, intuisco che gli piace, ci passo sopra più volte con le dite fino a mettergli dentro un dito, mi urla si continua, e mentre cerco di entrargli in profondità mi riempie la bocca di seme caldo. Mi abbraccia forte continuando ad avere degli spasmi prolungati, lascio dentro il mio dito fino a che si calma, mi pulisco la bocca con dei fazzoletti e ci baciamo, ci ricomponiamo e ripartiamo per l’ufficio. Oggi siamo più tranquilli, ridiamo e scherziamo come se non fosse successo nulla.
Da parte mia non vedo l’ora di tornare a casa e di far sentire l’audio a Luca.
Continua…
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